Cambiamenti climatici: le piante trovano il modo di premunirsi contro la siccità!

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L'Università di Heidelberg sta studiando come le piante reagiscono ai cambiamenti climatici attraverso ormoni come l'acido abscissico.

Die Universität Heidelberg erforscht, wie Pflanzen durch Hormone wie Abscisinsäure auf Klimawandel reagieren.
L'Università di Heidelberg sta studiando come le piante reagiscono ai cambiamenti climatici attraverso ormoni come l'acido abscissico.

Cambiamenti climatici: le piante trovano il modo di premunirsi contro la siccità!

Periodi di siccità e luce solare intensa hanno effetti significativi sulle piante che sono a rischio di eccessiva perdita d’acqua. Le contromisure implicano una complessa interazione di processi biologici. Un elemento importante in questo contesto è l'ormone vegetale acido abscissico (ABA), che viene prodotto in vari organi vegetali come foglie, radici e frutti maturi. Svolge un ruolo cruciale nella risposta delle piante alla carenza d'acqua attivando le cellule di guardia, note anche come stomi, e incoraggiandole a chiudere i pori per conservare l'acqua. Forte Università di Heidelberg L'attivazione del complesso della cisteina sintasi nel cloroplasto favorisce la biosintesi dell'ABA e quindi la chiusura dei pori.

Il complesso della cisteina sintasi è costituito da due enzimi e valuta vari segnali per attivare le cellule di guardia. Questi segnali includono, tra gli altri, il segnale nutritivo solfato e una piccola molecola proteica che viene trasportata dalla radice al germoglio non appena il terreno si asciuga. Inoltre, una forte intensità luminosa produce un certo ormone vegetale, che influenza anche l'attivazione del complesso. I risultati della ricerca mostrano che il metabolismo nei cloroplasti risponde attivamente ai segnali di stress e controlla gli adattamenti alle condizioni ambientali.

Meccanismi di adattamento e ricerche in biologia vegetale

Un altro aspetto interessante è lo sviluppo di una speciale pianta di Arabidopsis che può sopportare meglio la siccità del terreno senza risentirne la crescita. Questi progressi sono particolarmente importanti in quanto sforzi per sviluppare nuove strategie per migliorare la resilienza delle colture agli impatti dei cambiamenti climatici. Il lavoro di ricerca in merito è stato finanziato, tra l'altro, con il sostegno della Fondazione tedesca per la ricerca e pubblicato sulla rivista specializzata “Nature Communications”.

Il ruolo dell’ABA nella regolazione delle risposte delle piante allo stress è ben documentato. Oltre a chiudere gli stomi, inibisce la crescita delle piante e la germinazione dei semi. Queste proprietà lo rendono un importante antagonista degli ormoni come le auxine e le gibberelline, che stimolano la crescita. I risultati dell’ABA sono spiegati nel contesto delle sfide del cambiamento climatico, dove eventi meteorologici estremi come inondazioni, grandine e siccità influenzano fortemente l’adattabilità delle piante Ricerca sulle piante.

Prospettive per la ricerca futura

Nonostante i progressi, rimangono molte domande aperte sui meccanismi attraverso i quali le piante percepiscono e rispondono alle condizioni ambientali. Il cambiamento climatico sta costringendo gli scienziati a comprendere meglio i componenti molecolari creati dalla scarsità d’acqua. Quali segnali utilizzano le piante per rispondere alla siccità o alle inondazioni? I possibili segnali includono parametri idraulici modificati e tensione nello xilema.

La capacità unica delle piante di controllare attivamente le proprie risposte agli stress abiotici viene ulteriormente studiata attraverso approcci di ricerca avanzati come studi sull’intero genoma e analisi basate sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è comprendere meglio i compromessi che le piante devono fare per rispondere allo stress e come questi adattamenti possono influenzare altri processi vitali. Ulteriori informazioni su questi processi di sviluppo e sulle loro sfide possono essere trovate sul sito web Ricerca sulle piante.