Paracetamolo nel fuoco incrociato: un nuovo progetto di ricerca scopre danni mortali al fegato!

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Rebekka Lambrecht dell'Università di Costanza ha ricevuto il Premio Rudolf Buchheim 2025 per la sua ricerca sul danno epatico indotto dal paracetamolo.

Rebekka Lambrecht von der Uni Konstanz erhielt den Rudolf-Buchheim-Preis 2025 für ihre Forschung zu Paracetamol-induzierter Leberschädigung.
Rebekka Lambrecht dell'Università di Costanza ha ricevuto il Premio Rudolf Buchheim 2025 per la sua ricerca sul danno epatico indotto dal paracetamolo.

Paracetamolo nel fuoco incrociato: un nuovo progetto di ricerca scopre danni mortali al fegato!

In un onore significativo per la ricerca farmacologica, il 27 marzo 2025 Rebekka Lambrecht, biologa dell'Università di Costanza, è stata insignita del Premio Rudolf Buchheim. Questo premio viene assegnato per i risultati eccezionali di giovani scienziati nella ricerca sperimentale farmacologica e tossicologica ed è dotato di 2.000 euro. Il lavoro di Lambrecht esamina le basi biologiche cellulari del danno epatico causato dal paracetamolo, un antidolorifico ampiamente utilizzato in tutto il mondo.

In caso di sovradosaggio, il paracetamolo può causare gravi danni al fegato e, nel peggiore dei casi, portare alla morte. La ricerca condotta da Lambrecht fa parte del Centro di ricerca collaborativa/Transregio “Regolamento delle decisioni sulla morte cellulare” (SFB/TRR 353), finanziato dalla Fondazione tedesca per la ricerca. Ha studiato come i meccanismi di morte cellulare interagiscono nel danno epatico causato dal sovradosaggio di paracetamolo.

Meccanismi di danno epatico

Nel suo studio, Lambrecht ha esaminato in particolare le condizioni in cui le cellule del fegato passano dall'apoptosi, una morte cellulare programmata, ai meccanismi di morte cellulare necrotica. Questi cambiamenti sono fondamentali perché possono portare a insufficienza epatica acuta. Lo stress ossidativo è stato identificato nei loro risultati come un fattore chiave che promuove questo cambiamento. Una proteina centrale in questo processo è la BIM (proteina 11 simile a Bcl-2), che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo energetico cellulare e promuove la transizione ai programmi necrotici.

I pericoli del paracetamolo non sono nuovi; È noto che un sovradosaggio provoca danni al fegato distruggendo le giunzioni strette tra le cellule del fegato. Risultati più recenti, come quelli di un team guidato da Wesam Gamal e dal dottor Philipp Treskes dell’Università di Edimburgo, mostrano che questo non è solo tipico di malattie come l’epatite, la cirrosi e il cancro, ma dovrebbe anche essere collegato alla tossicità del paracetamolo. Questo danno è stato rilevato anche a basse concentrazioni del farmaco e provoca un grave deterioramento della struttura e della funzionalità del fegato.

Sfide attuali e possibili soluzioni

Il paracetamolo, un antidolorifico popolare in tutto il mondo, è ben tollerato a piccole dosi. Tuttavia, se si supera il dosaggio terapeutico, possono verificarsi effetti tossici, motivo per cui i sovradosaggi intenzionali o accidentali sono la principale causa di insufficienza epatica acuta nel mondo occidentale. Per ridurre il rischio di intossicazione involontaria, la dimensione massima della confezione delle compresse da 500 mg è stata limitata a 20 pezzi.

L'acetilcisteina viene utilizzata come antidoto, ma la sua efficacia è limitata. Le nuove scoperte sul meccanismo del danno epatico causato dal paracetamolo, pubblicate sulla rivista specializzata Rapporti scientifici, potrebbero offrire punti di partenza cruciali per lo sviluppo di nuovi antidoti. Gli studi di Lambrecht non solo forniscono preziose informazioni per la ricerca tossicologica, ma potrebbero anche essere importanti per la pratica clinica nella gestione della tossicità del paracetamolo.