Rivoluzione in viticoltura: gli alberi promuovono biodiversità e resilienza!

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Nel 2025, l’Università di Hohenheim guiderà il progetto “VitiForst” per promuovere la biodiversità nella viticoltura nell’Europa centrale.

Die Universität Hohenheim leitet 2025 das Projekt „VitiForst“ zur Förderung von Biodiversität im Weinbau in Mitteleuropa.
Nel 2025, l’Università di Hohenheim guiderà il progetto “VitiForst” per promuovere la biodiversità nella viticoltura nell’Europa centrale.

Rivoluzione in viticoltura: gli alberi promuovono biodiversità e resilienza!

L’attuale progetto “VitiForst”, condotto sotto la guida dell’Università di Hohenheim, mira a promuovere la biodiversità e la resilienza climatica nella viticoltura nell’Europa centrale. Nell'ambito di questo progetto stanno lavorando insieme l'Università di Hohenheim, l'Università di Friburgo e famiglie di viticoltori di Ayl, nella Renania-Palatinato. L'attenzione si concentra sui sistemi agroforestali che combinano la coltivazione di colture con piante legnose e sono specificamente noti come vitiforestazione in viticoltura, come ad esempio uni-hohenheim.de riportato.

Un test pilota a lungo termine, che viene effettuato dal 2007 su una superficie di 0,5 ettari, sta studiando le interazioni tra vite e alberi. In particolare i vitigni Riesling e Sauvignon Blanc vengono testati in abbinamento a querce o pioppi. Questo progetto orientato al futuro è finanziato dal Ministero della Scienza, della Ricerca e dell'Arte del Baden-Württemberg con 600.000 euro e mira a garantire la sostenibilità a lungo termine della viticoltura.

I sistemi agroforestali come soluzione

Il cambiamento climatico rappresenta una sfida importante per la viticoltura. Sono in aumento gli eventi atmosferici estremi come gelate tardive, grandine e forti piogge, mentre l’innalzamento delle temperature influenza le fasi di maturazione delle uve. L’emergere di condizioni climatiche estreme non mette in pericolo solo il raccolto, ma anche la distribuzione geografica delle aree di coltivazione adatte. In questo contesto, i sistemi vitivinicoli sono visti come una promettente strategia di adattamento per aumentare la resilienza delle aree coltivate, come fibl.org determina.

Uno degli obiettivi centrali del progetto è indagare le interazioni tra alberi e viti. Uno studio a lungo termine dimostra che gli alberi possono fornire più acqua e azoto alle viti, in particolare attraverso l’effetto noto come “sollevamento idraulico”. Queste colture miste non competono per l’acqua e la diversità microbica nel suolo è influenzata positivamente dalla combinazione delle specie arboree. Anche le analisi sensoriali e chimiche dei vini prodotti non mostrano riduzioni significative della qualità.

Promuovere la diversità in vigna

I sistemi agroforestali non solo hanno il potenziale per creare microclimi stabili e bilanciare l’equilibrio dei nutrienti e dell’acqua, ma promuovono anche la biodiversità nella viticoltura. Gli alberi forniscono rifugio agli insetti utili e le loro radici migliorano l’attività micro e macrobiologica nel suolo. Una brochure sull'argomento pubblicata da DELINAT Consulting e Domaine ÉMILE GRELIER evidenzia i vantaggi e le possibilità dell'agroforestazione in viticoltura e offre consigli tecnici per l'introduzione di alberi e arbusti nei vigneti, come ad esempio terrabc.org spiegato.

La Remstal e la Kaiserstuhl saranno le regioni focus per le nuove aree pilota che verranno create presso gli istituti statali per la viticoltura del Baden-Württemberg. Il progetto è particolarmente importante per trasmettere conoscenze sull'idoneità pratica dei sistemi Vitiforest e per colmare le lacune conoscitive. La combinazione della vite con specie arboree adatte, come il carpino bianco o il tiglio invernale, non solo fornisce protezione dai parassiti, ma anche l'habitat necessario per diverse specie animali, compresi i pipistrelli.