Università di Hohenheim: avviata la ricerca innovativa sull’adattamento climatico!

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Nel 2025 l'Università di Hohenheim sarà coinvolta in cluster di eccellenza per la ricerca sull'adattamento delle piante ai cambiamenti climatici.

Die Universität Hohenheim engagiert sich 2025 in Exzellenz-Clustern zur Forschung über Pflanzenanpassung im Klimawandel.
Nel 2025 l'Università di Hohenheim sarà coinvolta in cluster di eccellenza per la ricerca sull'adattamento delle piante ai cambiamenti climatici.

Università di Hohenheim: avviata la ricerca innovativa sull’adattamento climatico!

L'Università di Hohenheim è attivamente coinvolta nel panorama della ricerca con la sua partecipazione a due cluster di eccellenza: "GreenRobust" e "TERRA". Queste iniziative mirano a contribuire a trovare soluzioni alle sfide urgenti del cambiamento climatico e della biodiversità. “GreenRobust” è realizzato in collaborazione con le università di Tubinga e Heidelberg e ha l’obiettivo di ricercare la capacità delle piante di adattarsi agli stress ambientali al fine di mantenere la produttività agricola anche in condizioni di cambiamento climatico e minaccia di parassiti. Come uni-hohenheim.de rapporti, questi approcci sono di grande importanza alla luce delle crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici.

Il cluster “TERRA”, invece, è dedicato all’interazione tra diversi tipi di suolo e diversità biologica. La dottoressa Karla Pollmann, rettore dell'Università di Tubinga, sottolinea i punti di forza di questi istituti di ricerca e la competenza dei ricercatori vegetali coinvolti. Allo stesso tempo, il rettore dell'Università di Heidelberg, Prof. Dr. Frauke Melchior, sottolinea quanto sia importante questa ricerca per il futuro approvvigionamento alimentare della nostra società. La prof.ssa Julia Fritz-Steuber, vicerettore dell'Università di Hohenheim, sottolinea l'importanza di una maggiore cooperazione all'interno dei due cluster per promuovere in modo sostenibile gli ecosistemi.

Infrastrutture di ricerca e nuove cattedre

Per “GreenRobust” l’Università di Hohenheim sta creando un’infrastruttura di ricerca unica. Ciò include, tra le altre cose, il cosiddetto “Diversitorium”, una struttura all’aperto con diverse variazioni del suolo per l’osservazione di diverse specie vegetali, nonché lo “Xerodrome”, una struttura sperimentale mobile per la simulazione della siccità e dello stress da siccità. Per sostenere queste ambizioni, saranno create tre nuove cattedre: la “Teoria eco-evolutiva” (W1), la “Teoria della biodiversità” (W3) e l’area “Teoria del telerilevamento della biosfera” (W3).

I cluster si basano su metodi innovativi che combinano esperimenti sul campo, lavoro di laboratorio e analisi dei dati con la teoria delle reti e l’intelligenza artificiale. Inoltre, l'Università di Hohenheim sta lanciando un nuovo programma di dottorato interfacoltà in scienze agrarie e naturali al fine di rafforzare la formazione scientifica in questo contesto.

Il cambiamento climatico come sfida per la biodiversità

Il cambiamento climatico ha effetti di vasta portata su piante, animali ed ecosistemi ed è uno dei fattori decisivi che influenzano la diversità biologica. Ciò si riflette nello spostamento delle aree, nel cambiamento della produttività degli ecosistemi e nel cambiamento delle comunità di specie. Secondo le informazioni dell’UFZ (Centro di ricerca ambientale), il cambiamento climatico non colpisce solo direttamente gli ecosistemi, ma colpisce anche la biodiversità, a seguito del cambiamento dell’uso del suolo e delle invasioni biologiche. Gli accordi internazionali, come la CBD e l’UNFCCC, obbligano gli Stati a mitigare questi effetti negativi.

Presso l’UFZ vengono realizzati diversi progetti che affrontano le conseguenze del cambiamento climatico. Ciò include analisi dei rischi su larga scala della biodiversità e modellizzazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle specie animali e vegetali. Questa ricerca è essenziale per sviluppare concetti di gestione e protezione per promuovere la diversità biologica a livello europeo e federale.

Il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia per l’agricoltura tradizionale. Studi come quelli di Beillouin et al. (2020), hanno fatto luce sull’influenza delle condizioni meteorologiche estreme sull’agricoltura europea. Un’analisi approfondita mostra che il cambiamento climatico sta modificando in modo significativo le condizioni climatiche in cui opera l’agricoltura. Pertanto, sono necessarie strategie di adattamento sostenibili e una stretta collaborazione tra ricerca e pratica per rafforzare la resilienza agricola e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a lungo termine.

Gli sviluppi e gli approcci di ricerca dell'Università di Hohenheim, nonché le preoccupazioni dei progetti in collaborazione con l'UFZ e altri istituti sono cruciali per affrontare attivamente le sfide del cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile per l'agricoltura e la diversità biologica. I ricercatori, compresi i relatori del cluster, la Prof.ssa Dott.ssa Rosa Lozano-Durán e la Prof.ssa Dott.ssa Michaela Dippold, sono impegnati in questa importante missione.