Una svolta nella medicina: 21enne senza sintomi dopo la terapia per la colite!
Presso l'Ospedale universitario di Erlangen, un paziente di 21 anni è stato trattato con successo con cellule T CAR CD19 per la colite ulcerosa resistente alla terapia.

Una svolta nella medicina: 21enne senza sintomi dopo la terapia per la colite!
Il 1° ottobre 2025 è stato raggiunto un successo rivoluzionario nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali. Un team di medici del Centro tedesco di immunoterapia dell'Ospedale universitario di Erlangen ha trattato con successo un paziente di 21 anni affetto da colite ulcerosa resistente alla terapia con cellule T CAR CD19. Questa forma innovativa di terapia potrebbe offrire una nuova speranza ai pazienti affetti da gravi malattie autoimmuni precedentemente considerate incurabili.
Il paziente soffriva da cinque anni di colite ulcerosa altamente attiva. Nonostante il trattamento intensivo, comprendente farmaci biologici e inibitori JAK, i sintomi non hanno risposto alle terapie convenzionali. La sua qualità di vita era gravemente compromessa: doveva lottare con diarrea sanguinolenta e forti dolori addominali, che limitavano gravemente la sua vita quotidiana e la sua capacità di svolgere il lavoro e le attività ricreative.
Terapia efficace e risultati promettenti
I risultati della terapia sono stati pubblicati sul rinomato New England Journal of Medicine. Dopo la terapia con cellule CAR T, la diarrea sanguinolenta e il dolore addominale sono completamente scomparsi. Le colonscopie hanno confermato la completa guarigione della mucosa intestinale infiammata e la paziente ha raggiunto un peso corporeo sano, permettendole di ritornare ad una vita normale.
Nella terapia con cellule CAR T, i linfociti T vengono geneticamente modificati in modo da riconoscere la molecola di superficie CD19, che si trova nei linfociti B. Questa tecnologia, originariamente sviluppata per il trattamento delle neoplasie delle cellule B, sta ora mostrando risultati promettenti anche nelle malattie autoimmuni. Le cellule CAR-T si infiltrano nel tessuto infiammato e disattivano le cellule B mal controllate e le sostituiscono con cellule sane.
Le cellule CAR-T sono state prodotte in un laboratorio specializzato in camera bianca presso la Clinica Medica 5 dell'Ospedale Universitario di Erlangen. Il trattamento è stato reso possibile grazie alla collaborazione interdisciplinare tra diverse cliniche mediche. Questi risultati sono promettenti, ma i ricercatori sottolineano che si tratta di un caso isolato. Sono necessari ulteriori studi per valutare appieno la sicurezza e l’efficacia della terapia e per scoprire quali pazienti possono trarre particolare beneficio da questa nuova forma di trattamento.
Un nuovo approccio nella terapia delle malattie autoimmuni
Lo sviluppo e l’utilizzo delle cellule CAR-T continua. Perché gli inventori della terapia CAR-T hanno creato una nuova variante. Ciò migliora le cellule T nel corpo dotandole di recettori dell’antigene chimerico (CAR). Questo nuovo trattamento si basa sulla tecnologia mRNA resa popolare dai vaccini COVID e utilizza speciali nanoparticelle lipidiche. I primi test su topi e scimmie sono già stati effettuati con successo ed è iniziato un primo studio clinico.
L’obiettivo di questi sviluppi è eliminare temporaneamente le cellule B produttrici di anticorpi per consentire il controllo a lungo termine delle malattie autoimmuni. Questi progressi potrebbero ampliare significativamente in futuro lo spettro dei trattamenti e aprire la strada a terapie più efficaci per malattie che prima erano difficili da trattare.
Alla luce dei risultati finora ottenuti, una cosa è certa: la terapia con cellule CAR T potrebbe rappresentare un punto di svolta nel trattamento delle malattie autoimmuni e offrire ai pazienti affetti una nuova qualità di vita.
