Studentessa di Harvard teme per il visto: cosa la aspetta adesso!
Uno studente anonimo della TUM riferisce sulle sfide con i tirocini negli Stati Uniti e sulla gestione delle normative sui visti.

Studentessa di Harvard teme per il visto: cosa la aspetta adesso!
Una studentessa dell'Università Tecnica di Monaco (TUM) racconta le sue esperienze come ricercatrice in visita presso la Harvard Business School nell'ambito di un programma di studi. È entrata negli Stati Uniti nel gennaio di quest'anno con un visto "J1 Student Internship". Prima dell'insediamento di Trump, previsto per il 20 gennaio, le era stato consigliato di recarsi negli Stati Uniti in tempo utile per evitare possibili difficoltà. Il tuo contributo è stato positivo, anche se le esperienze variano a seconda dell'ufficiale di frontiera.
Tuttavia, durante il suo soggiorno, la studentessa ha osservato anche le recenti reazioni dei suoi compagni di studio e dei dipendenti di Harvard. Molti sembrano non rispondere più alle richieste per paura di conseguenze negative per il loro visto. Ciò dimostra l’incertezza che gli attuali sviluppi politici portano con sé.
Sfide quando si studia all'estero
Il visto J1 è una chiave importante per molti studenti internazionali per completare uno stage negli Stati Uniti. Permette loro di acquisire esperienza pratica adatta ai loro obiettivi educativi per un massimo di 12 mesi. Il prerequisito è, tra l'altro, che gli studenti siano iscritti presso un'università accreditata al di fuori degli Stati Uniti e abbiano sufficienti conoscenze della lingua inglese. Dovrà inoltre essere fornita la prova delle risorse finanziarie per l'intero soggiorno.
Un requisito del programma J1 è il ritorno all'istituto di origine dopo lo stage. Inoltre, durante il soggiorno è obbligatoria un'assicurazione sanitaria valida. Il rispetto di queste normative è fondamentale per il mantenimento dello status giuridico e anche i cambiamenti di indirizzo devono essere segnalati alle autorità per l'immigrazione entro 10 giorni, come riporta [HIO].
Formalità di viaggio e condizioni quadro giuridiche
Per entrare negli Stati Uniti, gli studenti che desiderano completare uno stage devono completare ampie formalità di ingresso. Il processo di richiesta del visto J1 può essere lungo e richiede che uno sponsor accreditato verifichi l'idoneità ed emetta il modulo DS-2019 necessario. Questo documento è essenziale per la convenzione di tirocinio.
Dopo aver completato il DS-2019, i documenti devono essere presentati all'ambasciata degli Stati Uniti, e il passo finale è un colloquio con un funzionario americano in inglese. Se approvato, il richiedente riceverà il visto entro pochi giorni. Anche in questo caso alcuni visti J1 sono soggetti all'obbligo di rientro nel Paese di origine per due anni, il che può complicare ulteriormente la pianificazione degli studenti, come descritto in dettaglio su [USA ESTA].
Nel complesso, il rapporto degli studenti della TUM mostra che un soggiorno all'estero presso istituzioni prestigiose come Harvard comporta sia opportunità che sfide. Le esperienze vissute negli USA sono formative, anche se le condizioni generali e gli sviluppi sull'orizzonte politico creano ulteriore incertezza. Già da tempo stava pianificando la partenza dagli Stati Uniti, una decisione che sembra essere strategica data l'attuale situazione di tensione.