Giovani generazioni in pericolo: i social media mettono a dura prova la salute mentale!

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Il Prof. Dr. Adrian Meier della FAU avvia il progetto di ricerca “PROMISE” per migliorare la salute mentale dei giovani.

Prof. Dr. Adrian Meier von der FAU startet das Forschungsprojekt „PROMISE“ zur Verbesserung der mentalen Gesundheit junger Menschen.
Il Prof. Dr. Adrian Meier della FAU avvia il progetto di ricerca “PROMISE” per migliorare la salute mentale dei giovani.

Giovani generazioni in pericolo: i social media mettono a dura prova la salute mentale!

Il progetto di ricerca europeo “PROMISE” inizierà il 30 aprile 2025 sotto la guida del Prof. Dr. Adrian Meier dell’Università Friedrich Alexander Erlangen-Norimberga (FAU). Lo scopo del progetto è migliorare la salute mentale dei giovani integrando sempre più i social media nella loro vita quotidiana. A questo scopo la Fondazione tedesca per la ricerca (DFG) ha assegnato per un periodo di tre anni nell'ambito del programma CHANSE/NORFACE un finanziamento di 1,5 milioni di euro.

I social media sono indissolubilmente legati alla vita dei giovani di oggi. Tuttavia, studi recenti mostrano segni di crisi nella salute mentale di questa fascia di età. “PROMISE” esamina misure specifiche per ottimizzare l’uso di piattaforme come TikTok, Instagram e Snapchat. Le misure previste comprendono l'adeguamento del design delle piattaforme, il filtraggio dei contenuti problematici e il divieto di funzionalità dannose come lo scrolling infinito.

Uso problematico e sue conseguenze

L'uso problematico dei social media può manifestarsi con sintomi simili alla dipendenza che hanno un impatto negativo sulla vita quotidiana. Gli studi hanno trovato una chiara connessione tra questo uso e il ridotto benessere mentale e sociale. Le persone colpite riferiscono anche un maggiore consumo di sostanze, un sonno scarso e un rendimento scolastico inferiore.

Necessità di azione e misure preventive

Il Dr. Hans Henri P. Kluge dell'OMS sottolinea l'importanza dell'alfabetizzazione mediatica e sostiene l'introduzione di limiti di età per i social media. Tuttavia, vengono menzionati anche aspetti positivi come il sostegno sociale da parte dei pari. I social media forniscono un prezioso contributo al social networking, soprattutto per gli utenti non problematici.

L’approccio “PROMISE” mira a ricavare raccomandazioni basate sull’evidenza per azioni volte a proteggere la salute mentale dei giovani. I gruppi target comprendono bambini in età prepuberale dai 10 ai 12 anni, adolescenti dai 13 ai 17 anni e giovani adulti dai 18 ai 25 anni. Una parte importante del progetto è il coinvolgimento dei giovani attraverso un comitato consultivo giovanile e laboratori di co-creazione.

La necessità di interventi adeguati all’età, al genere e culturalmente appropriati è indiscussa. Inoltre, l’OMS chiede maggiori investimenti in ambienti scolastici che promuovono la salute e in programmi basati sull’evidenza. All’ordine del giorno figurano anche dialoghi aperti sul benessere digitale nelle famiglie e nelle scuole, nonché un’ulteriore formazione per educatori e operatori sanitari per rafforzare le competenze digitali.

Il successo del progetto si ottiene grazie alla stretta collaborazione con partner pratici, ONG e autorità di regolamentazione europee. L’obiettivo è consentire ai giovani di prendere decisioni informate sulle loro attività online e proteggere la loro salute mentale.

Per maggiori dettagli sulle sfide e sulle soluzioni nel campo dei social media e della salute mentale, cfr Università Friedrich Alexander di Erlangen-Norimberga approfondimenti completi. Anche quelli CHI fornisce informazioni importanti che sottolineano l’importanza di questo argomento.