Tagli al bilancio della BMZ: allarme rosso per la cooperazione allo sviluppo!

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Il 10 luglio 2025, gli esperti della TU di Berlino discuteranno dei tagli al budget nella gestione della scienza. Iscrizioni entro il 25 giugno.

Am 10. Juli 2025 diskutieren Experten bei TU Berlin über Haushaltskürzungen im Wissenschaftsmanagement. Anmeldung bis 25. Juni.
Il 10 luglio 2025, gli esperti della TU di Berlino discuteranno dei tagli al budget nella gestione della scienza. Iscrizioni entro il 25 giugno.

Tagli al bilancio della BMZ: allarme rosso per la cooperazione allo sviluppo!

In uno sviluppo allarmante per il panorama della ricerca, per il prossimo anno in Germania si prevedono tagli significativi al budget. Questi cambiamenti non riguardano solo le istituzioni scientifiche, ma anche la cooperazione internazionale nella ricerca. In vista della prevista riduzione del budget del Ministero federale per la cooperazione e lo sviluppo economico (BMZ) a 11,22 miliardi di euro, che corrisponde a una diminuzione di 940 milioni di euro rispetto all'anno precedente, la situazione diventa sempre più precaria. Secondo un rapporto di Global Citizen, la perdita di 200 milioni di euro per la gestione delle crisi e di 500 milioni di euro per gli aiuti umanitari da parte del Ministero degli Esteri federale porta ad una massiccia riduzione della capacità della Germania di reagire alle crisi globali.

I tagli previsti sono in diretta contraddizione con gli impegni assunti nell’accordo di coalizione di investire almeno lo 0,7% del potere economico nella cooperazione allo sviluppo. Questo sviluppo potrebbe avere gravi conseguenze per molte persone in tutto il mondo, soprattutto nelle regioni di crisi. Secondo le Nazioni Unite, il numero di persone bisognose di assistenza umanitaria dovrebbe raggiungere i 300 milioni nel 2024, un allarmante raddoppio rispetto al 2014.

Sfide per la ricerca

Nell’ambito di questi tagli, il 10 luglio 2025 si svolgerà un simposio del corso TU Science Management. Con il titolo “Tagli di budget – solo una sfida o un’opportunità per aumentare il tuo profilo?” Numerosi partecipanti al dibattito, tra cui anche rinomati professori, sperano di ottenere nuove prospettive sulla situazione. L'evento offre spazio per una considerazione differenziata delle ricadute sul panorama scientifico e sulla collaborazione di ricerca internazionale. TU Berlino informa che l'evento avrà luogo presso il Nexus Institute di Berlino e avrà inizio alle ore 17:00.

A risentire dei tagli sarà soprattutto l’internazionalità della ricerca. Professori come la Dott.ssa Heike Graßmann e il Dott. Thomas Schildhauer sottolineano gli effetti preoccupanti. Graßmann, che è anche membro attivo del comitato di selezione per il programma di borse di ricerca Humboldt, avverte che la percentuale di selezione per questo importante programma, che attualmente è intorno al 30%, potrebbe diminuire ulteriormente a causa dei tagli al budget. L’elevata qualità delle domande respinte da parte di giovani ricercatori internazionali è un serio segnale delle crescenti sfide nel panorama della ricerca.

Cooperazione internazionale sotto pressione

I tagli colpiscono anche le attività di ricerca personali e le collaborazioni internazionali già esistenti. Come sottolinea Graßmann, i programmi mirati allo scambio con paesi come il Messico o nell'ambito di una scuola di specializzazione tedesco-cinese sono gravemente colpiti. Un terzo del suo team è composto da giovani ricercatori internazionali, spesso finanziati dalla Fondazione Humboldt o dal DAAD. Tuttavia, l’importanza politica della collaborazione internazionale nella ricerca spesso non viene sufficientemente riconosciuta. Fondazione Humboldt osserva che i ricercatori agiscono come ambasciatori e sperimentano direttamente gli sviluppi politici e sociali.

Le sfide poste dai tagli proposti sono diverse. Gli esperti chiedono che venga posta maggiore attenzione alla motivazione dei ricercatori e al valore delle collaborazioni internazionali. Esiste il rischio che i tagli non incidano solo sulla qualità della ricerca, ma scoraggino anche potenziali talenti, il che potrebbe avere un impatto negativo a lungo termine sulla forza innovativa della Germania.