Focus sulla politica commerciale: USA, Cina e UE di fronte a una nuova escalation!

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Il 18 giugno 2025 gli esperti dell’Istituto Viadrina hanno discusso di politica commerciale e delle sfide tra USA, Cina e UE.

Am 18. Juni 2025 diskutierten Experten beim Viadrina Institut über Handelspolitik und die Herausforderungen zwischen USA, China und EU.
Il 18 giugno 2025 gli esperti dell’Istituto Viadrina hanno discusso di politica commerciale e delle sfide tra USA, Cina e UE.

Focus sulla politica commerciale: USA, Cina e UE di fronte a una nuova escalation!

Il 18 giugno 2025 si è svolto l’evento “Analisi del presente all’ora di pranzo” presso l’Istituto Viadrina per gli studi europei (IFES). I relatori della discussione sono stati il ​​Prof. Dr. Jürgen Neyer e il Prof. Dr. Sascha Münnich, mentre la Dr.ssa Sandra Priebus è stata moderatrice. Al centro della discussione l’escalation della politica commerciale tra USA, Cina e UE. In questo contesto, le sfide del commercio internazionale sono state dibattute approfonditamente.

Un tema centrale è stata la critica alle misure protezionistiche del presidente americano Donald Trump. Secondo Münnich queste misure vengono spesso criticate in modo unilaterale senza però far luce a sufficienza sulla situazione economica. Ha sostenuto che il protezionismo può avere senso in alcuni settori dell’economia. Lo stesso Trump ha promesso di riportare il settore manifatturiero nel Midwest americano, ma tale spinta è complicata dai licenziamenti del personale amministrativo responsabile di questa trasformazione economica.

Strutture e sfide nel commercio internazionale

Nella sua presentazione, Jürgen Neyer ha sottolineato tre importanti gruppi di popolazione negli Stati Uniti: in primo luogo, gli accademici benestanti, in secondo luogo, i lavoratori con un buon livello di istruzione, che però devono affrontare la concorrenza di paesi come India e Pakistan, e in terzo luogo, i cosiddetti “lavoratori poveri”, che sono economicamente svantaggiati e non hanno alcuna ragione razionale per scegliere posizioni liberali. Secondo Neyer il libero scambio funziona solo se si compensano gli effetti negativi su questi gruppi.

Neyer ha anche messo in guardia da un possibile conflitto tra i blocchi economici se l’Europa non lavorerà insieme. Egli ha osservato che le questioni ambientali e gli standard sociali passano sempre più in secondo piano nel dibattito attuale. Ciò potrebbe minacciare la credibilità del liberalismo, le cui grandi narrazioni potrebbero dover cambiare radicalmente.

Münnich ha aggiunto che è necessario garantire una distribuzione ben organizzata delle risorse senza cadere nel nazionalismo. A suo avviso, l’obiettivo generale dovrebbe essere quello di celebrare le differenze culturali e preservare le democrazie nei paesi colpiti.

Fondamenti teorici e contesti storici

La discussione sulle relazioni commerciali internazionali si basa anche su profonde intuizioni teoriche che risalgono al XVIII secolo. Vari fattori portano alla realtà dell’indisponibilità delle merci, che favorisce gli scambi internazionali. Adam Smith e David Ricardo gettarono le basi per la specializzazione e il commercio internazionale nei secoli XVIII e XIX che sono ancora attuali oggi. Ricardo ha sviluppato il concetto di vantaggio comparativo di costo, che continua a costituire la base di molte decisioni economiche.

Il commercio tra paesi può essere influenzato da una varietà di fattori, tra cui le differenze nelle condizioni del suolo, la disponibilità di materie prime e fattori legati all’ubicazione delle imprese. Storicamente, ci sono state ripetute alternanze tra fasi di libero scambio e protezionismo, con istituzioni come l’OMC e il GATT che hanno svolto un ruolo significativo nella liberalizzazione del commercio.

Sebbene il libero scambio porti con sé numerosi vantaggi come la concorrenza e le dinamiche dell’innovazione, ci sono anche forti argomenti a favore del protezionismo, anche per proteggersi dalla concorrenza sleale. I dibattiti sulla regolamentazione e sulle barriere commerciali sono quindi cruciali.

Regolamenti ed effetti in seno al WTO

Un altro aspetto affrontato da Münnich e Neyer riguarda il quadro giuridico delle pratiche commerciali. L’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), sin dalla sua fondazione nel 1995, si è impegnata a ridurre le barriere commerciali e a garantire che gli Stati membri rispettino determinati requisiti legali. Gli aumenti tariffari sono consentiti solo a determinate condizioni, con l’Articolo XIX del GATT che consente garanzie contro le importazioni se un aumento significativo comporta un grave danno.

Inoltre, le violazioni delle norme sul commercio internazionale rappresentano una questione delicata, poiché gli Stati spesso rispondono con tariffe di ritorsione. Si tratta spesso di misure compensative nel caso in cui violino i principi del trattamento della nazione più favorita.

Il dibattito sulle strategie di politica commerciale di USA, Cina e UE evidenzia la complessità e le conseguenze di vasta portata che le relazioni internazionali e la concorrenza commerciale hanno sia in termini economici che sociali. Date queste sfide, una più stretta cooperazione a livello internazionale è essenziale per modellare attivamente il cambiamento e mantenere il dialogo tra le nazioni commerciali.

Per ulteriori dettagli sulla discussione delle relazioni commerciali internazionali, è possibile fare riferimento alle informazioni complete fornite da Università Europea Viadrina, bpb E GTAI può essere visualizzato.