Il cambiamento climatico minaccia gli ecosistemi artici: le alghe in pericolo!
I ricercatori dell’Università di Brema stanno studiando lo scioglimento dei ghiacciai, il cambiamento climatico e i loro effetti sugli ecosistemi artici e sulla biodiversità.

Il cambiamento climatico minaccia gli ecosistemi artici: le alghe in pericolo!
Lo scioglimento dei ghiacciai nei fiordi artici sta avendo profondi impatti sugli ecosistemi marini, in particolare sul microbioma delle alghe brune conosciute come alghe. Uno studio attuale condotto dai ricercatori di Università di Brema nell’ambito di numerosi progetti dell’UE dimostra che i cambiamenti causati dal cambiamento climatico non solo minacciano l’equilibrio ecologico, ma possono anche avere significative conseguenze socioeconomiche.
Le alghe formano fitte foreste sottomarine e svolgono un ruolo centrale nell'ecosistema costiero artico. Il cambiamento climatico sta causando un riscaldamento nell’Artico superiore alla media globale, accelerando lo scioglimento di neve, ghiacciai e permafrost. L’acqua di fusione risultante modifica i parametri dell’acqua nei fiordi, tra cui la salinità e la disponibilità di luce.
Cambiamenti nel microbioma delle alghe
L'acqua di disgelo trasporta nell'acqua micronutrienti come sodio, magnesio e potassio, nonché elementi nocivi come cadmio, piombo e mercurio. Sorprendentemente, le alghe colpite da questo mostrano un contenuto di mercurio aumentato del 72% rispetto alle alghe meno contaminate. Questi cambiamenti portano anche ad un’influenza sul microbioma delle alghe, che può avere gravi conseguenze sulla funzione ecologica di queste alghe.
I cambiamenti nell’ecosistema delle alghe possono avere effetti a cascata lungo tutta la catena alimentare. I predatori che si nutrono di queste alghe potrebbero subire una riduzione della crescita e della riproduzione, con conseguenti impatti negativi sulla biodiversità e sulla stabilità delle acque artiche. Esiste anche il rischio di bioaccumulo di sostanze nocive nella rete alimentare.
Nuovi habitat attraverso lo scioglimento dei ghiacciai
Sviluppi simili si possono osservare anche in altre regioni. Il ritiro dei ghiacciai alpini a seguito del riscaldamento globale sta creando nuovi habitat, spesso definiti habitat pionieri. Queste aree hanno un alto valore per la biodiversità nella regione alpina svizzera. Un progetto di ricerca in corso sta esaminando la biodiversità microbica in questi habitat appena creati e indagando se la biodiversità locale e regionale sia a rischio a causa del cambiamento climatico.
La questione centrale di questo progetto riguarda gli effetti dello scioglimento dei ghiacciai e dello scioglimento del permafrost su vari organismi, tra cui piante, funghi, batteri e virus. Lo studio di questi habitat pionieristici è fondamentale per acquisire una migliore comprensione dei cambiamenti genetici nella biodiversità e per sviluppare esempi di strategie sostenibili per affrontare gli impatti climatici, come l’uso della maricoltura basata sulle alghe.
IL Fondazione Petersberg sottolinea che questi cambiamenti offrono anche nuove opportunità. In particolare, l'elevato potenziale di bioassorbimento delle alghe che prosperano nelle acque contaminate è considerato un possibile metodo rispettoso dell'ambiente per l'estrazione di terre rare (fitomining). Queste terre rare sono essenziali per le tecnologie moderne, comprese le energie rinnovabili e l’ingegneria elettrica.
Infine, i risultati dello studio, pubblicati sulla rivista specializzata, fanno chiarezzaRapporti scientifici, gli effetti di vasta portata e talvolta pericolosi dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi artici e alpini e sulla loro biodiversità.