Media digitali in primo piano: i giovani tra opportunità e pericoli!

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UNI Med Hamburg ricerca sull'uso dei media: l'intervento riduce lo stress e la FoMO dovuti all'uso eccessivo degli smartphone.

UNI Med Hamburg forscht zur Mediennutzung: Intervention reduziert Stress und FoMO bei übermäßiger Smartphone-Nutzung.
UNI Med Hamburg ricerca sull'uso dei media: l'intervento riduce lo stress e la FoMO dovuti all'uso eccessivo degli smartphone.

Media digitali in primo piano: i giovani tra opportunità e pericoli!

I media digitali sono ormai compagni indispensabili nella vita di tutti i giorni, nella formazione e nella vita professionale. Tuttavia, l’uso intensivo e problematico di queste tecnologie può avere un impatto negativo significativo sul benessere psicologico. Ciò deriva dal lavoro di ricerca condotto dal Prof. Dr. Roman Soucek dell'Istituto di scienze sociali empiriche (IESW). Insieme ai colleghi ha sviluppato e valutato un intervento per combattere l'uso problematico dei media, che mira a rafforzare l'autocontrollo degli utenti e ridurre la paura di perdersi qualcosa. Lo studio intitolato “Promuovere le risorse psicologiche per far fronte all’uso problematico dei media: sviluppo e valutazione di un intervento formativo” ha dimostrato che l’intervento ha avuto successo e ha contribuito a una significativa riduzione dell’uso problematico dei media e dello stress. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista I computer nei rapporti sul comportamento umano pubblicati e ivi liberamente accessibili.

Lo studio dimostra quanto sia importante trovare un equilibrio quando si ha a che fare con i media digitali. Nel mondo di oggi, dove smartphone e social media sono onnipresenti, l'esperienza dell'utente è modellata dal bisogno di appartenenza sociale e di controllo sulla propria vita. Ciò può portare gli utenti a ricorrere a strategie di coping disfunzionali per compensare le incertezze della vita. I risultati mostrano che l’uso eccessivo dello smartphone può portare a un uso problematico dello smartphone (PSU), caratterizzato da sintomi come tolleranza, astinenza e conflitto interpersonale. Sebbene la PSU non sia riconosciuta come disturbo mentale ufficiale nel DSM-5 e nell'ICD-11, la sua gravità è correlata a esiti negativi sulla salute mentale, tra cui depressione e ansia, come PMC segnalato.

Impatto della pandemia di COVID-19

La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aumentato l’uso dei media digitali. Durante il lockdown, le persone hanno sempre più cercato modi per mantenere i contatti sociali. Ciò non solo ha portato ad un aumento del PSU ma ha anche aumentato gli effetti psicologici negativi. Lo studio evidenzia che un basso senso di controllo è fortemente associato a livelli più elevati di FoMO (Fear of Missing Out) e gravità del PSU. I giovani che soffrono di uno scarso senso di controllo tendono a utilizzare la PSU come strategia di coping. Ciò ha un impatto sul loro benessere psicologico. In Germania proprio forte PubMed Quasi tutti i giovani possiedono uno smartphone, il che aumenta il rischio di un utilizzo problematico.

Anche il maggiore utilizzo dei media digitali comporta dei rischi. I pericoli del cyberbullismo, delle opinioni politiche estreme e dei contenuti non censurati sono sempre più oggetto di discussione nelle famiglie e nelle scuole. Il cyberbullismo colpisce circa il 5% dei bambini e dei giovani in Germania ed è strettamente legato a problemi di salute mentale. Il disturbo da gioco al computer è il primo tra i disturbi legati all’uso dei media digitali ad essere incluso nell’ICD-11. Questo riconoscimento evidenzia la necessità di sviluppare strategie di prevenzione e trattamento basate sull’evidenza per gli adolescenti. Tuttavia, tali opzioni attualmente mancano in gran parte.

Conclusione e prospettive

La sfida di promuovere un uso sano dei media digitali è chiaramente presente. È essenziale espandere l’offerta per supportare un uso sano dei media e valutare l’efficacia di questi programmi. L’esercizio fisico, la consapevolezza e altre attività che promuovono un senso di controllo potrebbero aiutare a ridurre la PSU e migliorare il benessere psicologico, soprattutto durante i periodi difficili. Lo studio del Prof. Dr. Soucek e dei suoi colleghi rappresenta un passo importante in questo percorso, ma indica anche l'urgenza di intraprendere ulteriori sforzi di ricerca per sviluppare strategie efficaci per combattere l'uso problematico dei media.