Diagnosi precoce della malattia di Parkinson: uno studio rivoluzionario fornisce nuove intuizioni!
Un nuovo studio dell'UNI Med Hamburg fa luce sui mitocondri e sul Parkinson: meccanismi di diagnosi precoce e possibili terapie.

Diagnosi precoce della malattia di Parkinson: uno studio rivoluzionario fornisce nuove intuizioni!
Uno studio attuale della Prof.ssa Parvana Hajieva e del Dr. Ankush Borlepawar, che lavorano entrambi presso l'Istituto di Medicina Transnazionale dell'Università di Amburgo, ha pubblicato nuove scoperte sulla regolazione epigenetica della catena respiratoria mitocondriale nei modelli di Parkinson. Questa ricerca si concentra sull'inibizione del complesso I della catena respiratoria, che è una caratteristica ben nota della malattia di Parkinson. Tuttavia, la causa esatta di questa inibizione rimane sconosciuta, quindi lo studio svolge un ruolo importante nella ricerca sulla malattia.
Secondo i risultati pubblicati sulla rivistaFrontiere nella biologia cellulare e dello svilupposono stati pubblicati, l'inibizione del complesso I porta alla produzione e al rilascio di un segnale redox dai mitocondri. Questo sistema di segnalazione comunica al nucleo cellulare che sono necessarie nuove proteine per mantenere intatti i complessi della catena respiratoria. L'informazione viene trasmessa al nucleo cellulare attraverso meccanismi epigenetici non specifici e ad ampia azione. Un aspetto notevole di questo studio è l’efficienza dello “spare ordering”: un singolo segnale può richiedere dozzine di nuove proteine in parallelo. Questo imminente dispiegamento di nuove proteine, sia nella tempistica che nel parallelismo, era precedentemente inesplorato.
Cambiamenti epigenetici e malattia di Parkinson
Ulteriori prospettive sul tema della ricerca sul Parkinson ci vengono dai risultati di un altro studio condotto dal Dr. O. Windl, dal Prof. Dr. A. Giese e dal Prof. Dr. G. Höglinger. Questo studio, che ha avuto luogo presso il Centro tedesco per le malattie neurodegenerative di Monaco, si è concentrato sui cambiamenti epigenetici nelle cellule nervose dei pazienti affetti da Parkinson. L'obiettivo principale era quello di migliorare la diagnosi precoce della malattia prima della comparsa di disturbi motori e della perdita delle cellule nervose.
Per raggiungere questo obiettivo, i nuclei cellulari sono stati isolati da regioni cerebrali gravemente colpite e gli acidi nucleici sono stati esaminati per la metilazione del DNA e i microRNA. È stato dimostrato che alcuni microRNA sono presenti in concentrazioni inferiori nei pazienti affetti da Parkinson nelle fasi iniziali della malattia. Questi cambiamenti epigenetici potrebbero essere cruciali per la progressione della malattia e sono possibili candidati per diagnosi precoci e approcci terapeutici.
La connessione tra mitofagia e meccanismi di segnalazione
Un altro aspetto che gioca un ruolo nella ricerca sul Parkinson è il processo di mitofagia. Secondo la ricerca, ciò si riferisce principalmente al ruolo di PINK1 (presunta chinasi 1 indotta da PTEN) e Parkin, che svolgono un ruolo chiave nell'inizio della mitofagia. Dopo la perdita del potenziale della membrana mitocondriale, PINK1 diventa attivo per reclutare Parkin nei mitocondri, contrassegnando così i mitocondri disfunzionali per la degradazione lisosomiale. I profili e le interazioni di queste due molecole sono di notevole interesse.
Ciò che è particolarmente degno di nota è che in assenza di PINK1 o Parkin funzionale, la segnalazione mitocondriale (MitoDAMP) si accumula e quindi attiva segnali infiammatori che possono influenzare le interazioni sia delle cellule neuronali che di quelle gliali. L'interazione tra PINK1, Parkin e i meccanismi di segnalazione associati è al centro della ricerca sul Parkinson e può avere un'influenza decisiva sugli approcci terapeutici.
Questi risultati sottolineano la complessità e la natura sfaccettata della malattia di Parkinson, con meccanismi epigenetici, segnalazione mitocondriale e diagnosi precoce strettamente collegati. La continua ricerca in queste aree potrebbe potenzialmente aprire la strada a nuove strategie di trattamento per migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.
Per maggiori dettagli: Scuola di Medicina di Amburgo, PubMed, Fondo Parkinson.