Uguaglianza nel centro per l’impiego: le donne hanno più difficoltà nel mercato del lavoro!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

L'Università di Duisburg-Essen pubblica un rapporto sui deficit specifici di genere nei centri per l'impiego e raccomanda misure chiare per l'uguaglianza nell'SGB II.

Die Universität Duisburg-Essen veröffentlicht einen Report zu geschlechtsspezifischen Defiziten in Jobcentern und empfiehlt klare Maßnahmen zur Gleichstellung im SGB II.
L'Università di Duisburg-Essen pubblica un rapporto sui deficit specifici di genere nei centri per l'impiego e raccomanda misure chiare per l'uguaglianza nell'SGB II.

Uguaglianza nel centro per l’impiego: le donne hanno più difficoltà nel mercato del lavoro!

In Germania, la parità tra donne e uomini nella vita lavorativa rimane una sfida importante. Un recente rapporto dell'Istituto per il lavoro e la qualificazione (IAQ) dell'Università di Duisburg-Essen rivela quanto siano complesse le carenze nei centri per l'impiego. Nonostante il fondamento giuridico dell’uguaglianza nella sicurezza di base per le persone in cerca di lavoro, la realtà è solitamente diversa. Le donne spesso hanno opportunità significativamente peggiori nel mercato del lavoro, il che porta a un’integrazione inadeguata.

Il rapporto, condotto dal Prof. Dr. Martin Brussig, si basa su 16 studi di casi e 179 interviste con manager e specialisti condotti tra il 2020 e il 2023. I risultati mostrano che soprattutto le donne hanno meno probabilità di essere sostenute e collocate in benefici cittadini. Le loro prospettive di carriera spesso si concludono con posti di lavoro meno pagati e meno stabili. Spesso restano molte cose non dette, per cui non sempre i requisiti legali vengono attuati nella pratica.

Fattori chiave per l’uguaglianza

I risultati del rapporto rivelano un punto critico: la mancanza di strutture chiare, di risorse e di una visione comune della parità all’interno dei centri per l’impiego va spesso a svantaggio delle donne. I dati differenziati per genere, come i tassi di disoccupazione o la durata della disoccupazione, di solito non vengono utilizzati in modo specifico. Una valutazione inadeguata fa sì che le questioni relative alla parità vengano troppo spesso messe in secondo piano.

Lo studio chiarisce che, sebbene i manager sottolineino la responsabilità di promuovere l’uguaglianza, ciò non sempre si riflette nelle loro azioni. Almeno la metà dei centri per l'impiego esaminati non prevedeva alcuna formazione sulle competenze di genere. Tuttavia, i team specializzati o i lavoratori qualificati hanno effetti positivi per le donne quando ricevono benefici, se conosciuti. Si potrebbero ottenere collocamenti più efficaci anche attraverso un sostegno mirato nella fornitura di posti negli asili nido, che renderebbe più semplice l’approccio ai datori di lavoro idonei.

Per ancorare l’uguaglianza nei centri per l’impiego a tutti i livelli, sono necessarie raccomandazioni chiare. Ciò include formazione obbligatoria, personale migliore e revisioni periodiche dell’efficacia delle misure. È anche importante che i dipendenti specializzati non lavorino isolatamente, ma che le questioni relative all’uguaglianza siano integrate nell’intera organizzazione.

L’uguaglianza come obiettivo nel SGB II

Nell'ambito del progetto di ricerca “Impulsi di uguaglianza nel sistema di gestione degli obiettivi del SGB II” viene approfondito l'impatto dell'azione amministrativa dei centri per l'impiego sull'uguaglianza di genere. Il rapporto intermedio, pubblicato a giugno, sottolinea che una pianificazione specifica di genere, ad esempio nella quota di integrazione, può contribuire attivamente alla gestione dell’uguaglianza. Gli esperti sottolineano la necessità di fissare obiettivi quantitativi nel controllo per consentire una comunicazione sistematica.

I fattori esterni giocano un ruolo importante in questo. La mancanza di opzioni per l’assistenza all’infanzia e il comportamento dei datori di lavoro in materia di assunzioni influenzano le azioni dei centri per l’impiego in relazione agli obiettivi di uguaglianza. Dall'indagine è emerso che la disparità di trattamento tra uomini e donne limita il campo d'azione dei centri per l'impiego.

In sintesi, la parità tra donne e uomini nella vita lavorativa in Germania è ancora lontana dall’essere raggiunta. Sebbene la base giuridica esista, l’attuazione pratica e la responsabilità nei centri per l’impiego sono inadeguate. La progettazione attiva e il controllo da parte delle istituzioni sono essenziali per promuovere concretamente l’uguaglianza e garantire pari opportunità a tutti. Per approfondimenti e raccomandazioni di intervento si rimanda alle relazioni del QIA, SGB ​​II E Fondazione Hans Böckler essere consultato.