IA e persone: forti insieme o pericolosamente diverse?
I ricercatori dell’Università di Bielefeld pubblicano uno studio sulla generalizzazione dell’intelligenza artificiale e dell’umanità in Nature Machine Intelligence.

IA e persone: forti insieme o pericolosamente diverse?
Ricercatori di scienze cognitive e intelligenza artificiale (AI) sono al centro di uno studio attuale che fornisce informazioni rilevanti su come le persone si adattano alle nuove situazioni. Queste informazioni sono cruciali perché le macchine spesso hanno difficoltà a reagire a situazioni sconosciute. I risultati sono stati pubblicati sulla rinomata rivista Intelligenza artificiale della natura pubblica e presenta la collaborazione interdisciplinare di oltre 20 esperti, tra cui la Dott.ssa Barbara Hammer e il Dott. Benjamin Paaßen dell'Università Università di Bielefeld.
La dottoressa Barbara Hammer sottolinea che è essenziale capire come i sistemi di intelligenza artificiale affrontano l’ignoto. Ciò è particolarmente rilevante per le applicazioni in settori quali la medicina, i trasporti e il processo decisionale. Lo studio mostra che le macchine generalizzano intrinsecamente in modo diverso rispetto agli esseri umani, il che è di grande importanza per la collaborazione uomo-intelligenza artificiale. Il termine “generalizzazione” gioca qui un ruolo centrale, poiché descrive la capacità di trarre conclusioni su situazioni sconosciute da informazioni note.
Scienze cognitive: un campo interdisciplinare
La scienza cognitiva è una scienza interdisciplinare che si occupa dell'elaborazione delle informazioni nei processi di percezione, pensiero e decisione. Studia la cognizione non solo negli esseri umani, ma anche negli animali e nelle macchine. Importanti discipline che contribuiscono alle scienze cognitive includono la psicologia, le neuroscienze, l'informatica, la linguistica, la filosofia, l'antropologia e la sociologia. Lo sviluppo di questo campo è spesso associato alla cosiddetta “svolta cognitiva”, avvenuta tra gli anni Quaranta e Settanta ed è considerata una reazione al comportamentismo.
Questo studio sviluppa una mappa di generalizzazione comune che funziona lungo tre dimensioni: comprensione, realizzazione e valutazione. Benjamin Paaßen spiega che il significato di generalizzazione è fondamentalmente diverso per gli esseri umani e per l’intelligenza artificiale. La ricerca mira a progettare sistemi di intelligenza artificiale in modo che possano comprendere e supportare meglio i valori umani e la logica decisionale.
Sostenibilità e responsabilità sociale
Il progetto, che viene realizzato nell’ambito del progetto congiunto SAIL – Sustainable Life-Cycle of Intelligent Socio-Technical Systems, mira a rendere l’intelligenza artificiale sostenibile, trasparente e orientata all’uomo. È finanziato dal Ministero della Cultura e della Scienza del Nord Reno-Westfalia. Questa collaborazione interdisciplinare tra scienziati cognitivi e ricercatori sull’intelligenza artificiale è fondamentale per allineare il progresso tecnologico ai valori sociali.
Per lo sviluppo di questi sistemi tecnici, è altrettanto importante affrontare le sfide della disinformazione negli ambienti digitali. La lotta contro le informazioni fuorvianti, soprattutto nel contesto dell’informazione sanitaria, è un altro tema significativo che riunisce esperti di diverse discipline. Aumentare la consapevolezza su questo problema è fondamentale per aumentare la fiducia del pubblico nelle applicazioni di intelligenza artificiale.
La pubblicazione originale intitolata “Aligning Generalization Between Humans and Machines” è stata pubblicata il 15 settembre 2025 Intelligenza artificiale della natura pubblicato. Questo studio non è solo un altro capitolo della ricerca cognitiva, ma getta anche luce sull’interazione urgentemente necessaria tra uomo e macchina in un mondo sempre più tecnologico.