Premio Lennart Nilsson: il ricercatore di Wuppertal impressiona con la fotografia di malattie

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Il Prof. Dr. Maximilian Ackermann dell'Università di Witten riceverà il Premio Lennart Nilsson 2025 per ricerche significative nel campo della fotografia scientifica.

Prof. Dr. Maximilian Ackermann von der Uni Witten erhält den Lennart Nilsson-Preis 2025 für bedeutende Forschung in der wissenschaftlichen Fotografie.
Il Prof. Dr. Maximilian Ackermann dell'Università di Witten riceverà il Premio Lennart Nilsson 2025 per ricerche significative nel campo della fotografia scientifica.

Premio Lennart Nilsson: il ricercatore di Wuppertal impressiona con la fotografia di malattie

Il 27 giugno 2025 il Prof. Dr. Maximilian Ackermann del Karolinska Institute di Stoccolma è stato insignito del prestigioso Premio Lennart Nilsson. Questo onore riconosce i suoi eccezionali contributi a... fotografia scientifica in campo medico. Ackermann, patologo e anatomista, lavora presso diverse istituzioni, tra cui l'Ospedale universitario Helios di Wuppertal e le università di Witten/Herdecke, RWTH Aachen e l'Istituto di anatomia del Centro medico dell'Università di Magonza.

Il premio, del valore di 120.000 corone svedesi, viene assegnato ogni anno per i progressi significativi nel campo della fotografia scientifica. Ackermann ha utilizzato tecnologie ad alta risoluzione come la tomografia gerarchica a contrasto di fase (HiP-CT) e la microscopia elettronica a scansione nella sua ricerca. Questi metodi gli permettono di rappresentare processi patologici complessi in tre dimensioni, ad esempio il cancro, l'Alzheimer e le malattie polmonari. Particolarmente impressionanti sono le sue immagini che mostrano i processi infiammatori negli organi umani.

Innovazioni nella ricerca sulle malattie

Il lavoro pionieristico di Ackermann non è solo di importanza scientifica, ma anche di rilevanza pratica per la cura dei pazienti. Il suo approccio combina la ricerca di base con l’applicazione clinica, in particolare quando si tratta della formazione di nuovi vasi sanguigni e del loro ruolo nelle malattie cardiovascolari e nel cancro. Esempi della sua fotografia scientifica includono straordinarie microscopie elettroniche a scansione che descrivono in dettaglio le infezioni da COVID-19 nei polmoni umani, inclusa l’analisi delle cellule infiammatorie e altri cambiamenti patologici.

La rilevanza della ricerca di Ackermann diventa chiara alla luce dei recenti studi sul COVID-19 e sulle malattie neurodegenerative. Uno studio osservazionale pubblicato in Medicina della natura, ha scoperto un collegamento sorprendente tra il COVID-19 e la progressione della malattia di Alzheimer. I pazienti con sintomi gravi di COVID-19 presentano biomarcatori associati alla demenza, che indicano un aumento del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer a seguito dell'infezione da SARS-CoV-2.

Il ruolo della ricerca sulla demenza

In questo contesto, il lavoro dell'Assistente Prof. Dr. Michaela Defrancesco presso l' Clinica Universitaria di Neurologia particolarmente importante. Dirige il gruppo di ricerca sulla demenza e si concentra sui disturbi neurocognitivi, in particolare sull'Alzheimer. La sua ricerca esamina biomarcatori sia clinici che biologici che possono fungere da marcatori di rischio per la malattia di Alzheimer.

Particolare attenzione è rivolta agli effetti della pandemia di COVID-19 sulle persone affette da demenza e sui loro familiari. Defrancesco e il suo team stanno anche conducendo collaborazioni per analizzare la connessione tra i cambiamenti del sonno e le malattie neurodegenerative, illustrando ulteriormente la complessità della malattia.

I progetti attuali, come lo studio “Memory Mobile” o lo studio “DeMig”, mirano a comprendere l’impatto della pandemia sui pazienti affetti da demenza e offrono importanti spunti sulle esigenze di cura di questo gruppo a rischio.

L’approccio integrativo alla ricerca sia di Ackermann che di Defrancesco dimostra l’approccio interdisciplinare alle complesse sfide sanitarie e al loro impatto sulla società. Date le sfide future nel settore sanitario, il loro lavoro è fondamentale.