Gli scienziati rivelano misteriosi esperimenti sulla nuova fisica!

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JGU Mainz riceverà 180.000 euro per la ricerca nel cluster di eccellenza PRISMA+ sulla fisica moderna delle particelle e la collaborazione internazionale.

Die JGU Mainz erhält 180.000 Euro für Forschung im Exzellenzcluster PRISMA+ zur modernen Teilchenphysik und internationaler Zusammenarbeit.
JGU Mainz riceverà 180.000 euro per la ricerca nel cluster di eccellenza PRISMA+ sulla fisica moderna delle particelle e la collaborazione internazionale.

Gli scienziati rivelano misteriosi esperimenti sulla nuova fisica!

Circa 180.000 euro sono stati messi a disposizione della ricerca presso l'Università Johannes Gutenberg di Magonza (JGU) per promuovere la partecipazione attiva del Cluster of Excellence PRISMA+ a esperimenti internazionali. Beneficiano di questo finanziamento in particolare i progetti tSPECT e Mu3e nonché i consorzi NEMESIS e BEYOND. Il denaro proviene dalle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA), che mirano alla ricerca all’avanguardia e a progetti innovativi. Entrambi i consorzi, NEMESIS e BEYOND, uniscono le competenze europee, americane e giapponesi nel campo della moderna fisica delle particelle.

Il consorzio NEMESIS, che sta per “Neutron Experiments join Muon Experiments for Synergy in Investigation and Search for newphysical”, mira a creare sinergie tra gli esperimenti sui neutroni e sui muoni. BEYOND, invece, si concentra sull’esplorazione della fisica al di fuori del Modello Standard, soprattutto al limite dell’alta intensità. I fondi forniti consentono ai ricercatori di partecipare alla messa in servizio di tSPECT e Mu3e e di raccogliere dati direttamente presso l'Istituto Paul Scherrer (PSI) in Svizzera.

Dettagli degli esperimenti

L'esperimento tSPECT si concentra sullo studio della vita media dei neutroni liberi con l'obiettivo di chiarire le discrepanze esistenti tra i diversi metodi di misurazione. La tecnologia innovativa consente di catturare neutroni ultrafreddi senza accelerarli. In questo modo è possibile ottenere un'elevata precisione generando e studiando un gran numero di neutroni.

L'esperimento Mu3e persegue l'ambizioso obiettivo di scoprire il decadimento proibito di un muone in tre elettroni o positroni. Un’osservazione riuscita di questo decadimento potrebbe essere vista come un’indicazione di una nuova fisica che va oltre il Modello Standard attualmente accettato. I ricercatori, tra cui il Prof. Dr. Martin Fertl e il Prof. Dr. Niklaus Berger della JGU, svolgono un ruolo cruciale in questi importanti esperimenti.

Il lato oscuro: le armi biologiche

Parallelamente allo sviluppo di nuove tecnologie nella fisica delle particelle, ci sono anche capitoli oscuri nella storia della scienza, in particolare nel campo delle armi biologiche e chimiche. La ricerca mostra che le armi biologiche sono contagiose e possono diffondersi nell’ambiente, aumentando il loro potenziale distruttivo. Un esempio di ciò è l’attacco mortale con il Sarin nella metropolitana di Tokyo nel 1995, in cui morirono 12 persone e oltre 5.500 rimasero ferite.

Le armi biologiche possono essere prodotte in grandi quantità perché i batteri possono dividersi entro 20 minuti. La condanna morale di tali armi è fondamentale per impedirne l’uso. Nonostante gli accordi internazionali come la Convenzione sulle armi biologiche del 1972, in diversi paesi si sospetta ancora numerosi casi di sviluppo di tali armi. Storicamente, l’uso del veleno in guerra era considerato disumano ed era vietato in molti luoghi.

L’uso di armi biologiche e chimiche potrebbe aumentare se la comunità internazionale non agirà con decisione. I vaccini e gli antibiotici non sono efficaci contro molti agenti patogeni pericolosi. La crescente resistenza e i nuovi ceppi batterici pongono sfide importanti ai sistemi sanitari di tutto il mondo.

Ciò rende ancora più importante utilizzare i risultati scientifici per la pace e la sicurezza, riflettendo allo stesso tempo in modo critico e combattendo i rischi e i potenziali pericoli che possono derivare da una scienza non etica.