Scoperta rivoluzionaria: ricerca sul poliomavirus BK sul trapianto di rene!
L'Università di Saarland presenta una ricerca innovativa sul poliomavirus BK e i suoi effetti sui trapianti di rene.

Scoperta rivoluzionaria: ricerca sul poliomavirus BK sul trapianto di rene!
Nel campo della medicina dei trapianti, il poliomavirus BK (BKV) rappresenta una sfida significativa, soprattutto per i pazienti immunocompromessi dopo trapianti di rene. Secondo la ricerca di uni-saarland.de Oltre il 70% delle persone è infetto da questo virus, ma può causare malattie gravi nei pazienti con un sistema immunitario indebolito. I ricercatori guidati dal virologo Sigrun Smola hanno ora sviluppato un metodo innovativo che consente di moltiplicare in modo efficiente i virus del poliomavirus BK di tipo selvaggio in laboratorio. Ciò segna un importante progresso nella ricerca, poiché ora è possibile la ricerca mirata dei principi attivi contro il virus.
I risultati di questi studi sono stati pubblicati sul Journal of Medical Virology. In passato, la ricerca sui virus wild-type era limitata perché erano difficili da replicare. Il nuovo metodo può essere utilizzato per esaminare le differenze nella risposta ai farmaci tra il ceppo selvatico e quello di laboratorio. Ciò potrebbe essere cruciale per sviluppare approcci terapeutici per combattere le infezioni da BKV.
Background sulla nefropatia associata a poliomavirus
La nefropatia associata a poliomavirus (PVAN) è una delle cause più comuni di fallimento del trapianto di rene. Secondo uno studio completo condotto su 629 pazienti sottoposti a trapianto di rene, la viremia BK è stata rilevata nel 9,5% dei pazienti. Questa carica virale era correlata ad una maggiore probabilità di viremia persistente, nefropatia e, in definitiva, perdita del trapianto. Oltre il 66,7% dei pazienti affetti presentava un'elevata carica virale iniziale superiore a 10.000 copie/ml, il che consente di trarre conclusioni allarmanti sul rischio.
Lo studio, condotto tra il 2007 e il 2013, mostra anche che vari fattori di rischio, come l’etnia afro-caraibica e il mismatching HLA, contribuiscono in modo significativo alla viremia BK. Di particolare preoccupazione è l'elevata incidenza di fallimento del trapianto nel gruppo viremico, che è stata del 22,5%, rispetto al 12,2% in quelli senza viremicità rilevabile. Questi risultati sottolineano l’urgenza di esplorare nuove opzioni terapeutiche e una gestione mirata dell’immunosoppressione.
Progressi della ricerca e prospettive future
Il lavoro di Sigrun Smola e del suo team è supportato dal progetto ANTIPOLE, che dal 2023 viene finanziato dalla Fondazione Volkswagen con circa 700.000 euro. Sono coinvolti anche partner di progetto come Jörn Walter e Rolf Müller che lavorano insieme allo sviluppo di farmaci contro il poliomavirus BK. Queste iniziative di ricerca sono fondamentali perché i trattamenti attualmente disponibili per le infezioni da virus BK sono considerati non ottimali. È urgentemente necessario migliorare le opzioni terapeutiche, soprattutto in considerazione dell’elevata carica virale iniziale, che è stata identificata come un importante fattore predittivo.
In sintesi, i progressi nella ricerca sul poliomavirus BK e sulla nefropatia associata a poliomavirus indicano che sono necessari ulteriori studi su larga scala. Questi dovrebbero concentrarsi sui fattori di rischio e sulle terapie antivirali alternative al fine di migliorare in modo sostenibile l’assistenza ai pazienti e aumentare la qualità della vita delle persone colpite. I prossimi anni potrebbero essere cruciali per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici che potrebbero migliorare significativamente la prognosi dei pazienti sottoposti a trapianto di rene.