Scoperta a Costanza: Blatter radical potrebbe rivoluzionare la spintronica!
Un gruppo di ricerca dell’Università di Costanza identifica il radicale Blatter come la chiave per un’efficiente archiviazione dei dati nella spintronica.

Scoperta a Costanza: Blatter radical potrebbe rivoluzionare la spintronica!
La spintronica, una tecnologia promettente per la futura elaborazione delle informazioni, è al centro degli sviluppi nella moderna archiviazione dei dati. Offre la possibilità di elaborare i dati più velocemente e in modo più efficiente dal punto di vista energetico utilizzando lo spin degli elettroni anziché la carica. Questo approccio rivoluzionario aggira molte delle sfide associate alla miniaturizzazione dei sistemi informativi odierni, in particolare i problemi della generazione di calore.
Nell'ambito di un progetto di ricerca innovativo, un team internazionale guidato da Elke Scheer dell'Università di Costanza ha identificato il radicale Blatter come un candidato promettente per future applicazioni spintroniche. Forte uni-konstanz.de Questo radicale è noto fin dagli anni '60 e offre i vantaggi di robustezza e versatilità, abbinati alle dimensioni di una tipica molecola.
Le potenzialità del radicale Blatter
Una delle sfide legate all’utilizzo dei radicali nella spintronica è la loro reattività e instabilità. Tuttavia, il gruppo di ricerca ha dimostrato che il radicale Blatter rimane stabile e le sue informazioni magnetiche possono essere facilmente lette e controllate. Queste proprietà lo rendono particolarmente adatto per l'uso come sistema modello nella ricerca spintronica. Le applicazioni potrebbero includere fotorilevatori e dispositivi termoelettrici che beneficiano dei vantaggi di questa nuova tecnologia.
Inoltre, per le molecole radicaliche è stata riscontrata una magnetoresistenza negativa significativa, che è spiegata dall'effetto Kondo. Questa scoperta rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca e nell'applicazione della spintronica e mette in luce il potenziale del radicale Blatter come portatore di informazioni.
Collaborazione e pubblicazione specializzata
Nella ricerca sono coinvolte diverse istituzioni di spicco, tra cui l’Université Catholique de Louvain in Belgio, l’Università di Xiamen in Cina, l’Università di Amburgo, la Columbia University di New York e il Forschungszentrum Jülich. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Chem (Cell Press) ed è il risultato di progetti di ricerca del Centro di ricerca collaborativa SFB 767 “Controlled Nanosystems: Interaction and Interfacing to the Macroscale”, attivo dal 2008 al 2019.
I risultati di questi studi aprono nuove prospettive per lo sviluppo delle tecnologie spintroniche e offrono una prospettiva promettente per il futuro dell’archiviazione e dell’elaborazione dei dati. La spintronica potrebbe quindi diventare una tecnologia chiave per la prossima generazione di sistemi informativi.