I ricercatori brandeburghesi lanciano l’offensiva per una mobilità a impatto climatico zero!

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Gli scienziati della BTU Cottbus-Senftenberg stanno ricercando soluzioni innovative per la mobilità a impatto climatico zero e stanno organizzando una giornata di porte aperte.

Wissenschaftler der BTU Cottbus-Senftenberg erforschen innovative Lösungen für klimaneutrale Mobilität und veranstalten einen Tag der offenen Tür.
Gli scienziati della BTU Cottbus-Senftenberg stanno ricercando soluzioni innovative per la mobilità a impatto climatico zero e stanno organizzando una giornata di porte aperte.

I ricercatori brandeburghesi lanciano l’offensiva per una mobilità a impatto climatico zero!

Gli scienziati dell’Università Tecnica di Brandeburgo Cottbus-Senftenberg (BTU) contribuiscono attivamente allo sviluppo di una mobilità a impatto climatico zero. Ciò avviene attraverso la ricerca sui sistemi ibridi elettrici ed elettrici nell’aviazione, nei veicoli commerciali, nel trasporto ferroviario e nel trasporto marittimo. La fabbrica della ricerca innovativa Chesco, che si trova a Cottbus-Dissenchen, ospita un parco macchine all'avanguardia dotato di tecnologie di produzione innovative.

Le opzioni di produzione di chesco coprono tutte le fasi del processo per la costruzione di prototipi, con l'obiettivo di ridurre le emissioni dannose per il clima. La ricerca è particolarmente focalizzata sulla combinazione di motori elettrici con turbine a gas convenzionali. Un altro progetto interessante è la costruzione di bobine in rame con proprietà speciali per motori elettrici.

Giornata porte aperte a Cottbus

Durante la giornata porte aperte gli interessati hanno ricevuto informazioni esaustive sul lavoro di ricerca della BTU. Attraverso brevi conferenze e visite ai capannoni di produzione, i visitatori hanno potuto farsi un'idea degli entusiasmanti sviluppi della ricerca. Mini-workshop su argomenti come la stampa 3D, la creazione di multi-strumenti personalizzati ed esercizi di lavoro di squadra agile hanno fornito esperienze pratiche.

Numerose le offerte soprattutto per i visitatori più giovani. Un simulatore di volo del calabrone, la possibilità di costruire motori elettrici, truccabimbi e giochi di uscita assicurano divertimento e senso di scoperta. Inoltre è stato offerto un quiz che rispondeva a domande sulla neutralità climatica, sulla mobilità (elettrica) e sul volo. Un momento culminante è stata la presentazione del titolo vincitore del quarto Brandenburg Science Slam: “(e)mission (im)possible”.

Le sfide della mobilità a impatto climatico zero

Forte KPMG L’elettromobilità è un elemento fondamentale per un futuro a impatto climatico zero. Tuttavia, la diffusione dei veicoli elettrici a batteria (BEV) resta al di sotto degli obiettivi fissati. Si stima che entro il 2050 solo il 56% del parco auto europeo sarà elettrificato. L’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica, il miglioramento della rete elettrica e la produzione di energia sono fattori essenziali che non vengono sostenuti.

La maggior parte dei nuovi veicoli in tutto il mondo monta ancora la trazione classica, il che evidenzia le sfide legate agli obiettivi climatici. Una strategia aperta alla tecnologia è considerata necessaria per consentire una transizione graduale. Sono essenziali anche i quadri normativi per i carburanti a zero emissioni di CO₂ come l’HVO, i carburanti elettronici e l’idrogeno verde.

La mobilità sostenibile e le sue misure

L’iniziativa sulla mobilità sostenibile mira a ridurre le emissioni di CO2 e utilizza diverse misure, come il principio delle brevi distanze, il car sharing e l’espansione del trasporto pubblico locale. Progetti di ricerca su Fraunhofer ISE mostrano che tipi di guida alternativi, in particolare la tecnologia delle batterie e delle celle a combustibile, svolgono un ruolo importante. La quota di mercato dei veicoli elettrici e ibridi è aumentata dall’1,8% al 2,6% entro la metà del 2019.

Le sfide quali l’autonomia limitata, gli elevati costi di acquisizione e le lacune regionali nell’infrastruttura di ricarica richiedono innovazioni tecniche e nuovi approcci scientifici. In sintesi, dimostra che la mobilità del futuro richiede maggiore diversità e soluzioni adattate per essere veramente climaticamente neutra e sostenibile.