L'Università Goethe riceve finanziamenti milionari: focus sul futuro dell'apprendimento!
L'Università Goethe di Francoforte riceve 480 milioni di euro di finanziamenti per progetti didattici innovativi per rafforzare l'apprendimento interdisciplinare.

L'Università Goethe riceve finanziamenti milionari: focus sul futuro dell'apprendimento!
Il 23 aprile 2025 la Fondazione Innovazione nella Didattica Universitaria ha reso noti i risultati di un importante bando. Nell’ambito del progetto di finanziamento “Teaching Architecture” è stato messo a disposizione un volume di 480 milioni di euro per sostenere concetti innovativi volti a migliorare le condizioni di insegnamento e apprendimento nelle università. Tra le istituzioni partecipanti, l’Università Goethe ha ricevuto finanziamenti per il progetto “Cultura accademica interdisciplinare” (ACDC).
L'Università Goethe ha vinto la sua candidatura ed è stata selezionata tra gli 80 progetti presentati in totale. La durata del progetto è di sei anni con inizio il 1° ottobre 2025. L’obiettivo dell’ACDC è chiaro: le strutture e le condizioni quadro per l’insegnamento e l’apprendimento dovrebbero essere rafforzate, in particolare attraverso l’integrazione di offerte di studio interdisciplinari e interdisciplinari negli studi universitari.
Concetti e moduli didattici innovativi
Il progetto ACDC prevede di introdurre moduli CRIS (studi incrociati e interdisciplinari), che consentiranno un'integrazione flessibile nei programmi di laurea. I temi centrali dei moduli includono la sostenibilità, la digitalizzazione, la diversità e le competenze di start-up. Nella prima fase, l’attenzione è rivolta allo sviluppo di moduli pilota, ad esempio sulla competenza computazionale critica. Ulteriori moduli includono i temi “Sostenibilità”, “Diversità e democrazia” e “Imprenditorialità”.
Altro elemento centrale del progetto è la progettazione di un'accademia per l'insegnamento della cultura e di laboratori per l'insegnamento della cultura per lo sviluppo di nuovi curricula. L'Università Goethe mira ad ancorare gli impulsi e le strutture acquisite in modo sostenibile nell'architettura didattica.
Sfide nella progettazione degli spazi di apprendimento
L’assegnazione di questi fondi arriva in un momento in cui l’integrazione di strutture di apprendimento digitali e agili negli edifici esistenti rappresenta una sfida. Come spiega il tecnologo educativo Piet van der Zanden della TU Delft, molte università incontrano difficoltà pratiche quando installano moderne tecnologie didattiche. Gli studenti spesso devono girarsi per vedere le lavagne, mentre gli schermi nelle aule più grandi sono spesso troppo piccoli per essere letti dalle ultime file.
Per soddisfare le richieste, l’introduzione di nuovi mobili come sedie mobili e piattaforme di legno potrebbe alleviare alcuni dei problemi citati. Queste piattaforme consentono di disporre i posti a sedere alla stessa altezza nelle aule inclinate, favorendo il lavoro di gruppo. Van der Zanden, che da otto anni ricerca le interazioni tra architettura, interior design e didattica, sottolinea la necessità di pensare, progettare e costruire gli edifici universitari in una prospettiva pedagogica.
Un esempio delle sfide menzionate è l'acustica delle aule, che spesso è paragonabile al rumore di un ristorante. Ciò significa che le università devono sviluppare insieme i loro concetti di digitalizzazione e strategia spaziale per utilizzare lo spazio come risorsa preziosa in senso didattico.
In questo contesto, lo Stifterverband, insieme alla Fondazione Dieter Schwarz, sostiene il progetto dei laboratori spaziali per promuovere ulteriormente questo modo di pensare nello sviluppo universitario. I progetti di ricerca e innovazione resi possibili dai finanziamenti sono di fondamentale importanza per la formazione orientata al futuro nelle università di tutto il Paese.