L’aumento della temperatura del mare: come l’ostrica del Pacifico sta cambiando le nostre coste!
L'Università Leibniz di Hannover sta studiando gli effetti del cambiamento climatico nel Mare di Wadden; Studi sulle barriere coralline di ostriche e sull'innalzamento del livello del mare.

L’aumento della temperatura del mare: come l’ostrica del Pacifico sta cambiando le nostre coste!
In vista dell’avanzamento del cambiamento climatico e delle sfide ad esso associate per le regioni costiere, il ruolo delle barriere coralline di ostriche e dei banchi di mitili nel Mare di Wadden è diventato il fulcro della ricerca. Uno studio attuale condotto dall’Università Leibniz di Hannover esamina l’impatto di queste barriere coralline sull’accumulo di sedimenti e la loro capacità di agire come frangiflutti naturali contro l’innalzamento del livello del mare. Martin K. Hoffmann, autore principale dello studio, spiega i risultati quantitativi, che forniscono importanti informazioni sulle capacità di adattamento del Mare di Wadden.
Lo studio, creato in modo partecipativo nell'ambito del progetto BIVA-WATT, unisce competenze di diverse istituzioni, tra cui l'Istituto Ludwig Franzius e Senckenberg am Meer. I loro risultati mostrano che le barriere coralline di ostriche e i letti di mitili promuovono l’accumulo verticale di sedimenti fino a 3,9 cm all’anno, mentre l’innalzamento del livello del mare è compreso tra 0,4 e 0,7 cm all’anno. Ciò fa luce sulla capacità delle barriere coralline di sostenere l’accumulo naturale di sedimenti a fronte dei cambiamenti climatici previsti che potrebbero portare a un innalzamento del livello del mare di 80 cm o più entro la fine del secolo se le emissioni dannose per il clima non verranno rigorosamente ridotte. uni-hannover.de riferisce che questi risultati sono stati pubblicati sulla rinomata rivista Scientific Reports.
Il ruolo dell'ostrica del Pacifico
Oltre allo studio degli aspetti neurologici, i ricercatori di Senckenberg am Meer sottolineano la notevole predominanza dell'ostrica del Pacifico (Magallana gigas), che ha sostituito quasi completamente la cozza dalla sua introduzione nel Mare del Nord a metà del XX secolo. Questo cambiamento non ha solo influito sull'equilibrio ecologico della regione ma ha alterato anche le caratteristiche morfologiche delle coste. Le barriere coralline di ostriche non solo fungono da habitat per molte specie marine, ma anche come importanti frangiflutti naturali di fronte all’innalzamento del livello del mare. I loro tassi di crescita, che in media raggiungono i 19,8 mm all’anno, dimostrano la loro resilienza alle sfide del riscaldamento globale che si fanno sentire nel Mare del Nord. senckenberg.de evidenzia l’importanza di queste barriere coralline nel contesto delle mareggiate e dell’erosione.
Risultati scientifici sui cambiamenti ecologici
Parallelamente a questi risultati, la stazione Sylt Wadden Sea sta conducendo uno studio approfondito per esaminare gli effetti significativi dei cambiamenti climatici sulla morfologia costiera e la dinamica dei sedimenti ad essa associata. Negli ultimi 60 anni il Mare del Nord si è riscaldato quasi il doppio dell’oceano globale. Questo aumento della temperatura ha conseguenze dirette sugli ecosistemi marini e porta a continui cambiamenti nella flora e nella fauna del Mare di Wadden. Il dottor Christian Buschbaum dell'Istituto Alfred Wegener descrive come l'aumento della temperatura e le ondate di calore più frequenti incidono sul tasso di natalità delle specie che non riescono ad adattare il proprio areale. deutschesklimaportal.de riferisce sui cambiamenti degli habitat che sono cruciali sia per la pesca che per la biodiversità.
In sintesi, la ricerca continua sulle barriere coralline di ostriche e sul loro ruolo nel Mare di Wadden è importante non solo per comprendere le dinamiche ecologiche, ma anche per attuare strategie sostenibili di protezione costiera in tempi di cambiamento climatico. Date le condizioni climatiche previste, è fondamentale promuovere la resilienza di queste strutture naturali per far fronte alle sfide legate all’innalzamento del livello del mare.