Terapia rivoluzionaria: come i farmaci antitumorali espandono la durata della vita dei topi!

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I ricercatori dell’Istituto Max Planck di Colonia stanno studiando farmaci antitumorali combinati che prolungano la durata della vita dei topi fino al 35%.

Forschende des Max-Planck-Instituts Köln untersuchen kombinierte Krebsmedikamente, die Mäusen die Lebensdauer um bis zu 35% verlängern.
I ricercatori dell’Istituto Max Planck di Colonia stanno studiando farmaci antitumorali combinati che prolungano la durata della vita dei topi fino al 35%.

Terapia rivoluzionaria: come i farmaci antitumorali espandono la durata della vita dei topi!

I ricercatori dell’Istituto Max Planck per la biologia dell’invecchiamento hanno sviluppato un’innovativa terapia combinata con i farmaci antitumorali rapamicina e trametinib che mostra risultati promettenti nell’allungare la durata della vita dei topi. La terapia porta ad un significativo prolungamento della vita fino al 35%, che va ben oltre l'effetto dei singoli farmaci. Secondo singoli studi, la rapamicina aumenta la durata della vita del 15-20% e il trametinib del 5-10%, quindi la combinazione apre notevoli progressi nel campo della ricerca sull’invecchiamento.

Gli animali trattati con una delle due sostanze o con la loro combinazione a partire dall'età di sei mesi hanno mostrato non solo un aumento della durata della vita, ma anche una significativa riduzione delle malattie legate all'età. Negli organi dei topi trattati è stato riscontrato un numero ridotto di tumori e una minore infiammazione cronica. In particolare, l’attività infiammatoria era significativamente più bassa nel cervello, nella milza e nei reni, indicando miglioramenti nella qualità generale della salute. I topi femmine hanno beneficiato maggiormente del trattamento rispetto ai maschi, fornendo una direzione interessante per la ricerca futura.

Meccanismi ed effetti della terapia

Il modo in cui funzionano questi farmaci è scientificamente entusiasmante. La rapamicina agisce come un potente geroprotettore che rallenta il processo di invecchiamento, mentre trametinib interferisce con la via di segnalazione Ras/MEK/ERK, la cui influenza sulla durata della vita non era precedentemente chiara. Quando somministrati insieme, i farmaci mostrano un’attività genetica alterata che non era stata osservata quando somministrati da soli. Ciò potrebbe indicare che l’amministrazione ottimale deve essere pianificata attentamente per ottenere i risultati più efficaci.

I ricercatori intendono determinare ulteriormente la dose ottimale e la via di somministrazione di trametinib. Ciò è particolarmente rilevante poiché trametinib è già approvato per l’uso negli esseri umani, fornendo una base per futuri studi clinici. Sebastian Grönke, uno dei ricercatori, è ottimista riguardo ai possibili risultati di questi studi.

Prospettiva dell'applicazione umana

Resta però la questione se queste terapie possano avere lo stesso effetto anche sugli esseri umani. La professoressa Linda Partridge afferma che l’estensione della durata della vita potrebbe non essere raggiunta in misura simile negli esseri umani. Tuttavia questi farmaci potrebbero dare un contributo decisivo al mantenimento della salute in età avanzata. Un concetto così sicuro potrebbe essere di enorme importanza per molte persone che nutrono il sogno di una vita più lunga e più sana.

La ricerca sull’invecchiamento e sulla longevità ha fatto notevoli progressi negli ultimi decenni. Trent’anni fa questo era ancora un fenomeno marginale nella scienza. La prova che il processo di invecchiamento è modificabile è venuta da scoperte come quella di Cynthia Kenyon sui nematodi, ma rimangono delle sfide, in particolare nella traduzione dei risultati dagli animali modello agli esseri umani. Gli approcci attuali come i senolitici si dimostrano promettenti, sebbene gli studi clinici iniziali mostrino risultati contrastanti riguardo alla loro efficacia.

Nel complesso, la ricerca presso l’Istituto Max Planck rappresenta uno sviluppo entusiasmante nella ricerca anti-invecchiamento, i cui progressi sono attesi con impazienza. Resta da vedere quali ulteriori approfondimenti forniranno i prossimi studi clinici e se gli affascinanti risultati degli studi sugli animali potranno avere un impatto simile sulla qualità della vita e sulla salute in età avanzata anche negli esseri umani.

Per ulteriori informazioni sullo studio e sui risultati consultare gli articoli Società Max Planck, Ingenieur.de E Geografico nazionale essere visitato.